Bosàc' in Australia
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Ferdinando MOTTARELLI - La foto e la sua storia
Come la maggior parte dei Mottarelli della fine del XIX secolo, Ferdinando nacque a Albosaggia in Lombardia, Italia.
E 'stato uno dei cinque figli di Pietro e Maddalena e ha prestato servizio militare nelle Forze Militari italiani nel 1903/4.
Emigrò in Australia il 20 dicembre 1905 sul piroscafo "Ghuirenan".
Ha lasciato l'Italia per sfuggire alla povertà come ha fatto un sacco di italiani in quel periodo.
Ha trascorso i primi due anni in Rutherglen, Victoria poi due anni in Nuova Zelanda e uno e mezzo anni in Queensland prima di tornare a Rutherglen nel 1910 dove ha vissuto nel "Royal Standard Hotel ", e ha lavorato come operaio nella cantina "Mount Ophir".
Quando si arruolò nell'esercito australiano in Bendigo, Victoria il 5 novembre 1914, aveva 33 anni, e viene descritto come un naturalizzato australiano, non sposato e con nessuno a carico.
Ha elencato i parenti più prossimi di suo padre, Pietro Mottarelli in Albosaggia a cui inviare medaglie e gli effetti personali dopo la sua morte. Siro era anche un beneficiario della sua volontà.
Ferdinando Mottarelli è morto la sera del 8 maggio 1915, ma non è morto da solo; 182 suoi compagni, della 2a Divisione di fanteria delle Forze australiane , hanno condiviso un destino simile dopo aver ricevuto l'ordine di avanzare in trincea in una pioggia di proiettili turchi.
Dei 5576 Anzacs coinvolti in questa battaglia durata 10 ore, dal 5 °, 6 °, 7 ° e 8 ° Battaglioni e dei Battaglioni NZ, le perdite ammontano a 1.837 - 302 morti, 1.066 feriti e 469 dispersi.
La sua unica altra eredità apparente è l'iscrizione del suo nome sulla War Memorial in Canberra e lui è commemorato sul Helles Memorial in Gallipoli, accanto a tanti altri, molti forse sconosciuti come lui.
https://www.awm.gov.au/conference/2015/
Video commemorazione per il centenario dedicata a Ferdinando Mottarelli
Link su Facebook di Albosaggia ricco di commenti
Siro Mottarelli
Famiglia Paganoni
Mottarelli Lina
Intervista in inglese di Fiorentina figlia di Lina (breve storia)
Paganoni Giuseppe
Paganoni Dino
Paganoni Ettore
Paganoni Massimo
Paganoni Giovanni
Paganoni Luigi
Paganoni Giacinto
Herry Capararo
n. nel 1944 e bambino nel 1953 va ad Albany in Australia e vive con gli zii e mantiene i contatti in Italia con il padre Pietro e madre Pierina
- spelling of Albosaggia - Pietro and Pierina
http://purl.slwa.wa.gov.au/slwa_b2604251_2.mp3
Grande appassionato di cavalli e uno di questi campione nelle corse l'ha chiamato ADDA pdf - Herry ci ha lasciati a 75 anni nel 2019
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Enrico Boscacci
Natale Boscacci
Stefanoni Alfredo Battista
Silvia Stefanoni - Olga e Nina Stefanoni
Piani Cardelio
Mottarelli Lieto
Carnazzola Renato
Ruttico Celeste
Ruttico Ivo
Ruttico Guido
Murada Placido
Emilio Murada
Murada Mario
Murada Pietro
Murada Rocco
Fortini Giacomo e Maria
Fortini Giuseppe
Fortini Silvio
Fortini Egidio
Gianoli Albino
Buglio Demessio
Piavanini Livio
Piavanini Pietro
Sceghi Paolo
Romeri Valeriano Giuseppe
Tagni Emilio
Tagni Pietro
Paindelli Ernesto
Rovedatti Luigi
Rovedatti Marino
Pedruzzi Mario
Pedruzzi Fortunato
Gherardi Attilio
Gherardi Ermenegildo
Gherardi Giacomo
Gherardi Giovanni
Gherardi Riccardo
Gherardi Abondio - Fausto
De Bernardi Camilo
Giambelli Peter
Giugni Ludovico
Mostacchi Alfredo
Paruscio Giuseppe
Orelli Luigi e Alice
L'emigrante canzone Nostalgia de cà
IL TAGLIATORE DI CANNA
Su le colline pel vasto piano,
Giù' per le valli risplende il sol;
D'un verde bello che va lontano,
Come un gran mare la canna appar.
Disseminate le case stanno
Qaal vele bianche nell'ocean.
Sempre nel giugno di ciascun anno
Comincia il taglio, ferve il lavor:
I tagliatori a gruppi vanno
Ai loro campi per faticar.
Hanno per cuoca bella una bionda
Ch'e' la delizia della stagion.
Ognun di loro di buon mattino,
Prende il coltello, parte al Iavor;
Con l'occhio attento il corpo chino
Ei, con ardore tagliando sta.
Si sente l'eco de' colpi suoi,
L'eco feconda del benestar.
L'uno va avanti l'altro sta presso,
Il terzo, il quarto tutti così;
Si canta e taglia nel tempo stesso
Fino che il sole splende nel ciel.
Brilla il coltello, del sole ha i raggi,
Da le lor fronti gronda il sudor.
E de la canna la verde cima
Cade recisa, tappezza il suol;
Là, dove ritta sorgeva prima,
Là, dove nacque spogliata muor.
Canta l'augello infra i cespugli
Dolce canzone piena d'amor!
Sovente il capo grida ai compagni:
"Svelti ragazzi scelti a tagliar,
Che in tal lavoro non ci guadagni
D'altra nazione più' destra man!
Bella e' l'Australia più' bella ancora
La nostra Italia lontan, lontani"
Pronto e' il binario i carri in fila,
È giunta l'ora del caricar:
Ognun di loro la giubba infila,
Fasci di canne lesto a portar,
Il corpo e' stanco, arsa la gola,
Niente riposo, acqua per ber.
Chi va, chi viene ognun sopporta
Prova più dura del faticar,
Mentre che il ricco prova ogni sorta
Di godimenti nel mondo inter.
Viva l'unione viva il lavoro,
Abbasso l'oro morte al poltroni.
I detti carri prima vacanti,
Ora son pieni pronti a partir,
Il giorno muore e lor festanti
Cantando in coro a casa van:
Bella e' l'Australia più' bello ancora
Di tutto il mondo, l'ltalo suol!
Una storia sulla radio presa da un giornale Australinao del 1934
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