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1755 Parrocchiale d’Albosaggia Link al libro
Antichissima Parrocchiale di Albosaggia, di Caiolo, di Cantone, contrada assai popolata, che già in un monte sovrastante alle nominate due Terre un tempo fioriva di numerose Famiglie, e di altri Luoghi di Valtellina, parte de quali ora al Bergamasco appartengono, dove si estendeva il Dominio de Capitani, era la Chiesa di San Salvatore, situata nella Valle de Liguri, oggi detta Val Liuri qual Chiesa tuttavia, comechè ristorata nel 1652 e rifatta esiste anche in oggi.
Infatti della sua prima fondazione non si ha memoria, comechè dai primi tempi di Cristo esser dovette; poiché in Lapida, che tuttavia si serba, scritta in carattere Gotico, si ha notizia, che fino dall'anno 537 ci fosse; e rimane di presente ancora il Cimitero di essa degno di osservazione; poichè vi si vedono quantità di ossa di gigantesca statura.
Per comodo a ogni modo degli Abitanti, che al principio della salita del Monte lungo fiume Torchione piantate avevano loro abitazioni, stante massimamente la divisione succeduta di quei Paesi tra Bergamaschi e Reti, un altra Parrocchia fu principiata nel 1354 intitolata a S. Caterina Vergine e Martire.
La prima Pietra di questa Chiesa fu benedetta da Agostino Vescovo di Salisbery addì 20 Marzo del detto anno, come consta dall'Archivio di detta Chiesa e la Consacrazione ne fu fatta nel 1421 nel giorno di Martedì 21 di Gennaio dal Vescovo di Lodi il Frigerio, colle dovute licenze, dal Vescovo di Como e dal suo Vicario ottenute essendo presenti Silvestro del fu Tognino e Giacopo del fu Bartolomeo dei Rovedatti.
Era però subordinata tal Chiesa all’Arcipretura di Sondrio, e il primo Parroco della medesima, di cui si trova menzione nell’Archivio di essa, fu un certo Pietro di Bordogna, del quale quattro elezioni si trovano. L'ultima di esse fu a 25 di Novembre del 1471 e a 18 di Dicembre del detto anno ne prese il possesso governandola fino al 1512, che lasciò di vivere.
Succedè al detto Pietro nel Governo della Cura Battista Contri d'Albossagia di cui si ha memoria che prese il possesso all'antica Parrocchia di San Salvadore a 24 di Marzo del 1512 per lstrumento rogato da Silvestro d'Ambria in detto anno e giorno. Questi elesse per suo Vicario perpetuo il Sacerdote Melchiorre Rusconi che morì nel 1529.
Detto Melchiorre Rusconi fu dunque eletto a 3 di Febbraio del 1529 per succedere al defunto Curato e venendo da Superiori confermato a 6 del suddetto mese, poiché attualmente in Sondrio il Vicario Generale del Vescovo si ritrovava, lo stesso dì ne prese il possesso.
Elesse questi per suo Vicario perpetuo Battista Ambria di Boffetto e tal elezione fu dal Comune il primo di Maggio del 1536 approvata. Il detto Ambria fu pur nella Cura il successore del Rusconi.
Contra questo Curato fu nel Foro Laicale di Sondrio intentata da Mosconi una lite per certe messe, che pretendevano esser egli obbligato a celebrare nella Cappella da loro fondata.
Vacata la Cura per morte dell'Ambria, fu eletto in suo luogo a 12 di Febbrajo del 1552, Giovann Antonio Lavazzoni che confermato da Superiori a 2 di Marzo del medesimo anno ne prese immediatamente il possesso. Donato Scarpetta di Dongo succedè nel governo di detta Chiesa il giorno di Pasqua 19 d Aprile del 1584.
Ma infortunatosi gravemente e ridotto inabile, volle esser portato alla sua Cara dove finì di vivere l'anno 1591.
Subentrò allo Scarpetta nel medesimo anno Sebastiano Scarso, Dottor di Sacra Teologia e uomo di valore. Ma invitato alla Cura di Brusio, là, d'Albosaggia partendo, gìr volle e vi prese il possesso nel Luglio del 1598 donde pure chiamato all'Arcipretura di Villa partì e la detta Arcipretura sostenne fino al 1641 che lasciò di vivere.
Intanto per Curato di Albosaggia fu nel detto anno 1598 a 25 di Ottobre eletto Francesco Nobili di Pendolasco che confermato da Superiori a 27 di Novembre non prese però il possesso che a 4 di Marzo del 1599. Morì poi a 20 di Maggio del 1625 e fu nella Chiesa di S. Caterina sepolto a 22 del detto mese.
Giovanni Antonio Ranghieri di Gerra eletto per successore del defunto nella Cura, ne prese il possesso a 29 di Settembre del 1621.
Ma creato di poi nel 1641 Arciprete di Villa colà passò al governo di quella Chiesa dove visse fino a 9 di Settembre del 1660 morendo in età d oltre agli ottanta anni.
Giovan Pietro Sertoli di Sondrio fu dunque al Ranghieri sostituito il 28 di Aprile del 1641 nella Cura di Albosaggia ed essendo egli in Filosofia e in Teologia Dottore e uomo di merito, ebbe però detta Cura per Bolla Pontificia con Dispensa di 13 mesi d'età.
Presene il possesso a 6 di Febbraio del 1642 e continuò fino a 25 di Agosto del 1676 che lasciò di vivere.
Fu egli Vicario Foraneo della Pieve di Sondrio e di poi negli ultimi giorni di vita del Vescovo Carafini fu anche Vicario di tutta la Valtellina.
Lasciò dopo se un Libro di Memorie assai diligentemente raccolte del Monastero delle Monache di San Lorenzo di Sondrio delle quali era Confessore che si conserva tuttavia MS. in foglio.
Giuseppe de San Benedetti di Pendolasco Dottor di Sacra Teologia eletto in luogo del defunto a 16 di Novembre del suddetto anno 1676 ne prese il possesso a 21 di Dicembre che gli fu dato da Francesco Paravicino Arciprete di Sondrio come Vicario Apostolico che allora era destinato dal Vescovo di Como.
Il San Benedetti ottenne dal Cardinal Carlo Ciceri Vescovo di Como che là iua Cura eretta fosse in Prepositura Collegiata; onde morì Prevosto a 22 di Aprile del 1687.
Michele Ambria d'Albosaggia Dottore di Sacra Teologia fu eletto alla detta Prepositura vacata a 29 di Maggio del 1687 Presene il possesso il 24 di Giugno e vi si tenne quaranta anni, un mese e 23 giorni avendo lasciato di vivere a 16 di Agosto del 1727.
Cipriano Petrucci d'Albosaggia Dottore dell'una e dell'altra Legge, fu eletto Prevosto il 14 di Settembre del 1727. Prese il possesso il 26 di Ottobre del medesimo anno, che dato gli fu da Romerio Petrucci, suo Fratello.
Ottenne la Confermazione della Collegiata eretta l'anno 1682 dal Regnante Pontefice BENEDETTO XIV anno 1753 col Privilegio di Cappa Magna e di Ferula al Prevosto e dell'Almuzia per li Canonici. Vive tuttavia lodevole per pietà e dottrina.