FòlscFalce
Falce per falciare il prato
fòlsc par segàa òl pràat = Falce per falciare il prato
mulàa la fòlsc cola la préda = affilare la falce con la cote
martelàa la fòlsc = martellare la falce: si appoggia la lama della falce sull'apposito incudine e si pesta il martello per appiattire la lamiera e creare un profilo tagliente che si affilerà ulteriormente con la cote
La parte di legno che supporta la parte in ferro, la falce vera e propria, si chiama "scilù" mentre le impugnature (manici) si chiamano "magnöli" (singolare "magnöla")
Il pezzetto di ferro con vite che blocca la lama ("fòlsc") al supporto in legno ("scilù"), si chiama "vera"
(per contaminazione con Caiolo e dintorni si potrebbe sentire anche "ràns" invece di "fòlsc")
marteladóor a Scargà Mùut 2022 dal minuto 4:35
(tipo fienaia), attrezzo con manico (= scilù) ad impugnatura a due mani e lama arcuata lunga da 70 a 90 cm, fissata perpendicolare al manico di legno lungo circa 150 / 160 cm.
Le due impugnature sono situate una all'inizio del manico e una verso la metà.
Link ad un filmato con canzone la Ranza che da l'idea di come si usa e come si affila la lama della falce