Bàit o casèl del làc’Piccola baita per il deposito del latte
piccola baita (casello), dove si "impozava" l'acqua fresca circolante, con immerso le caldere in rame per tenere il latte al fresco.
In foto si vede la spiana tenuta in mano per scremare il latte per poi mettere la panna nel secchio che a sua volta verrà messa nel penac' per fare il burro.
FA 'NSÉMA COL LÀC'
Significa che ogni contadino colava il latte nella stessa "coldera" dopo averlo pesato e annotato su un quaderno ('l librèt o tacuìi del làc') e poi a turno, dopo aver fatto i calcoli (i cünc') i cagiàva, facevano ognuno il loro formaggio in base al proprio quantitativo di latte; prima di iniziare un'altra tornata, dopo i "cünc' " depennavano (" i scasàva") le vecchie pesate.
Link esterno sul Casello del latte
ÓL BÀIT DE LÈGN (baitòcol)
Se'n torna 'nréet de cènt e pàsa àgn fa, 'l bàit l'era àach 'n baitèl fàc' a forma de càsa de mòrt con 'n spurtilìi par pudìi 'ndàa diitè, se'l duperava par stàa riparàc' quànca i pastòr i fava sü la nòc' par curàa li vàchi.
Se torniamo indietro di cento e passa anni fa, il "bàit" era anche un piccolo abitacolo a forma di bara con uno sportellino per poter entrare dentro, serviva per dare riparo quando i pastori facevano la notte per custodire le mucche.
cassone in tavole di legno a forma di una bara nella quale dovevi entrare carponi da una porticina e ci si poteva stare sdraiati massimo in due, usato dai pastori per ripararsi la notte.
Ne parla anche Massimo Mandelli nel suo libro:
"La primavera dell'asino" al paragrafo La marenda dei pastori
IL BAIT DEL LAC' di Anna Gherardi